“Giacomo Garzya, l’arte del poeta fotografo.
Successo per i nuovi libri ‘Frammenti del Mediterraneo’ e ‘Le vie dell’immagine'”
di Mario Vittorio D’Aquino
Il viaggio come mezzo per raccontare la poesia attraverso le fotografie. Questo è al centro delle ultime opere di Giacomo Garzya, classe 1952, partenopeo d’origine ma cittadino del mondo, laureato in Lettere Moderne alla Federico II di Napoli, appassionato di scrittura e di istantanee. Napoli, Venezia, Gerusalemme, Fes, Casablanca, Zante, Procida, Capri, Creta, Santorini, Mykonos, Parigi, Cetara, Karpathos, Mauritius, Sifnos, Delos, Malta, Gallipoli, Taormina sono solo alcune delle tappe che fanno da sfondo ai soggetti che Garzya ha scelto di immortalare nei suoi scatti. Queste località sono state d’ispirazione al bardo della macchina fotografica per i suoi ultimi lavori pubblicati nel 2023 con Dantebus Edizioni: Le vie dell’immagine e Frammenti del Mediterraneo. Due raccolte emozionanti di immagini che svelano la meraviglia dei luoghi, la storia scolpita nei monumenti, il segreto di antiche culture contenute in due reportage ricchi di illustrazioni che si rivolgono alla sfera umana più ancestrale, sconosciuta e inesplorata. Dall’estremo Oriente alle Colonne d’Ercole, da Marrakech a Istanbul passando per Tel Aviv, Garzya con i suoi ultimi libri allestisce un intenso mosaico di scatti che sprigionano poesia e colore, scavando con la potenza di un clic nelle profonde passioni, negli arcani misteri, nelle bellezze ignote dei luoghi del mito che sceglie di visitare. Le opere sono due maestosi archivi di tessere che viaggiano attraverso le epoche, frammenti narranti dello splendore del tutto capaci di accendere il cammino del sentiero della vita.
Oltre alla fotografia l’altra passione per il viaggiatore dell’anima è la prosa. Giacomo Garzya, ex professore di materie letterarie, ha partecipato infatti come finalista a diversi concorsi poetici. Nel 2023 ha ricevuto una “menzione speciale al merito” all’ottava edizione del Premio Internazionale “Salvatore Quasimodo”, presieduto dal figlio del celebre letterato Alessandro. Dal 1998 a oggi ha visto concretizzarsi la passione per la poesia pubblicando sedici libri monografici, ultimo dei quali Il riverbero delle parole (Dantebus Edizioni, 2023). Trasferitosi da Napoli vive ormai da diversi anni a Trieste, città di storia e di mare, che affonda le sue radici culturali tra l’Italia culla del Mediterraneo e il fascino austero della Mitteleuropea. Non ha mai abbandonato il suo piglio partenopeo che, insieme al suo sconfinato bagaglio culturale, ha consentito a Giacomo Garzya di entrare a far parte stabilmente nei più importanti salotti intellettuali triestini facendo conoscere a tutti la sua passione per il genere letterario e per l’arte dello scatto.
Mario Vittorio D’Aquino