Un viaggio in versi

È il viaggio più difficile di Giacomo Garzya, questo messo in versi nella raccolta “Pensare è non pensare”, edito da Biblipolis e presentato oggi, alle 17, nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi filosofici a Monte di Dio. Il più difficile nonostante “da tempo, da Fanny, avevo in testa / il Cammino” perché al posto di Fanny resta solo “l’urlo straziato” per un figlio “che coltivato si è per un tempo troppo breve”.

Da qui il pensiero che è anche, se non soprattutto il non pensare per evitare di perdere la Strada. La prefazione, nel labirinto del Minotauro-Giacomo, è di Eugenio Mazzarella. Patricia Bianchi e Valerio Petrarca dipaneranno il “filo d’Arianna” lungo un percorso che va da Cala Violina al marmo che resta gelido e muto fino al gabbiano Jonathan “invitato” a fare da tramite con l’Angelo che è in Paradiso.

Paola Celentano e Giovanna Marmo leggeranno alcune poesie per sottolineare questo tormentato viaggio. Modera Enzo Magliaro.

Nota pubblicata su “Il Mattino” del 24 aprile 2009.

 

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