Ritengo questa la sede per esternare non solo la grande stima che nutro per Anna Maria Ieraci Bio, ma anche la grande riconoscenza che ho per lei, per aver avuto tanta premura e amicizia verso i miei genitori, riportandomi episodi, suoi ricordi, da me sconosciuti. Tutto ciò, grazie al grande rapporto di amicizia che aveva con loro, in particolare, nell’ultimo decennio della loro vita.
g.g.
Antonio Garzya (22.1.1927 – 6.3.2012)
Il 6 marzo 2012 si spegneva a Telese Terme Antonio Garzya, Professore Emerito di Letteratura Greca nella Università Federico II di Napoli, dove ha insegnato a lungo anche Filologia Bizantina e Filologia Greca Medioevale e Neoellenica; è stato Docente anche nelle Università di Vienna e di Paris-Sorbonne.
La rinomanza internazionale acquisita ha procurato a Garzya molteplici onori, come una laurea ‘honoris causa’ conferitagli dall’Università di Tolosa e la cooptazione in Accademie, Associazioni e Comitati scientifici: ricordo, fra il molto altro, che è stato Associé étranger della “Académie des Inscriptions et Belles Lettres (Institut de France)”, Membro corrispondente della “Österreischische Akademie der Wissenschaften” (Vienna), Vice-Presidente della “Association Internationale des Études Byzantines” e Vice-Presidente del Centro Internacional de Latinidade “Léopold Senghor” de Coimbra, Membro della “Accademia delle Scienze di Torino”, Presidente della “Accademia Pontaniana”, Socio fondatore e poi Presidente della “Associazione di Studi Tardoantichi” e della “Associazione Italiana di Studi Bizantini”. Come membro di Comitati scientifici, fece parte fra gli altri del Comitato per l’edizione del “Corpus Fontium Historiae Byzantinae (Series Italica)” della “Accademia Nazionale dei Lincei” e dell’Edizione Nazionale “La Scuola Medica Salernitana” (SISMEL), fu Direttore della collana “Classici greci: Sezione Autori della Tarda Antichità e dell’Età Bizantina” dell’UTET, fondatore e direttore della rivista “Κοινωνία”.
Grande studioso di ogni epoca della grecità e non solo, aveva una concezione unitaria della civiltà greca, nella considerazione dello stretto legame fra Antico e Bizantino e del loro vicendevole completamento nell’arco di una storia non solo linguistica durata tre millenni.
Difficile ripercorrere, per la varietà straordinaria degli interessi coltivati, testimoniata dagli oltre 700 titoli della bibliografia, le linee maestre della sua ricerca, che va dalla lirica greca al teatro greco (ma anche latino) tragico e comico, dalla epistolografia tardoantica alla retorica, dalla poesia alla medicina bizantina.
Per onorarlo e ricordarlo, la “Associazione Italiana di Studi Bizantini” ha istituito il ‘Premio Antonio Garzya’, da assegnare ogni due anni a una tesi di secondo livello di argomento bizantinistico.
Mi piace ricordarlo come mio grande Maestro, con il quale ho condiviso sin dagl’inizi l’interesse allora pionieristico per la medicina antica.
Il ricordo più intenso, quello del XXe Congrès International des Études Byzantines (Parigi, 19-25 agosto 2001), quando mi volle al suo fianco nella Séance plénière d’ouverture “Esprit et formes de la littérature Byzantine”, nel Grand Amphithéâtre della Sorbonne, accanto a Michael Bibikov, Fabrizio Conca, Riccardo Maisano, Laurent Pernot, Ihor Ševčenko.
Ringrazio il figlio Giacomo Garzya per alcune foto del padre che ha voluto gentilmente donarmi, in particolare una che lo ritrae accanto alla moglie, la signora Jacqueline Garzya Peeters, la dolce e discreta compagna che si è ricongiunta a lui dopo pochi mesi, il 20 agosto 2012.
Anna Maria Ieraci Bio