Costantino Nikas

DI QUARANTASETTE POESIE EDITE, SCELTE UNA VENTINA D’ANNI FA DALL’INDIMENTICATO AMICO COSTANTINO NIKAS E DA LUI TRADOTTE IN GRECO MODERNO, QUI SE NE PUBBLICANO DICIOTTO. LE ALTRE VENTINOVE, RELATIVE ALLA GRECIA, SARANNO PUBBLICATE IN UN LIBRO DAL TITOLO: GIACOMO GARZYA, “L’ELLADE NELL’ANIMA”. IN CALCE SEGUONO I MANOSCRITTI DI NIKAS CON TUTTE LE TRADUZIONI.

da Giacomo Garzya, “Solaria”, Napoli 1998, in Giacomo Garzya, “Poesie” (1998-2010), con prefazione di Luigi Mascilli Migliorini, Napoli 2011, M. D’Auria Editore

FAME E MORTE

Sotto quel sole splendente
sopra quel mare ridente
tra quelle mura
brillanti di nero,

sì brillanti di nero

nero di povertĂ 
nero di sofferenza
nero di sporcizia
nero di spavento

per la fame
che chiama la morte
visi morenti
cercano pane,

pane tanto voluto
e sofferto,
visi che gridano
aspra
vendetta.

Napoli, giugno 1966

da Giacomo Garzya, “Maree”, con prefazione di Giuseppe Galasso, Napoli 2001, in Giacomo Garzya, “Poesie” (1998-2010), con prefazione di Luigi Mascilli Migliorini, Napoli 2011, M. D’Auria Editore

FRAMMENTI DI PROCIDA

Nubi di primavera
spengono delle case
antichi colori.

Solo
per qualche istante
ché, poi, è luce
e dai muri orlati
grappoli sospesi
di limoni dorati
a distesa suonano
inni di gioia.

Procida, 21 marzo 1999

ALLE BOCCHE DI CAPRI

L’onda
ribatte la spuma,
un cuore
l’orizzonte guarda
e la corrente
vibra bianca

bianca d’amore.

Iridescente
dĂ  luce il sole
al moto
dell’onda
mentre la spuma
ormai
è
alle Bocche di Capri

bianca d’amore.

Capri, 29 ottobre 2000

VETTICA DI PRAIANO

Mentre alla Cava
de lo Grado
severa la Torre
il nero fiordo
guarda

il sole
sul mare filtra
valzer di luci.

Un sipario si alza
e è danza
di glicini.

Vettica Maggiore, 2 aprile 1999

ARSURE

Goccia dopo goccia
l’arsura dell’anima
nel meriggio arido
non si placa.

Bacio dopo bacio
la sete d’amore
nel tiepido letto
accomoda i sensi.

Napoli, 8 novembre 2000

ASPERITĂ€

Lo spigolo
nel quale spesso
m’imbatto,
lo preferirei
di piperno,
non di torba
grassa e corrotta.

Napoli, 24 febbraio 1999

NOTE D’AMORE

Sotto una volta gotica
gelida la pietra,
sulla mia anima
inquieta
si pone il tuo battito.

Un trio d’archi
come ali di passero
lancia note
che si aggettano
nei meandri
dei nostri cuori.
Si attende l’adagio
per distendere
corde sensibili e calde.

Napoli, 10 gennaio 1999

FLAMENCO

Alta, sinuosa
la curva
martello
il tacco
volteggia l’abito
orlata la gamba.

A Madrid
alla Porta del Sol
esplodono
palme su palme
e di chitarre
dita su corde.

Arabeschi nell’aria
schioccano
nacchere andaluse,
ritmi
e canti
di Castiglia.

Martello il tacco
lunga la gamba
ritmate le palme

è flamenco de fuego.

Madrid, 6 gennaio 2001

da Giacomo Garzya, “Passato e presente”, Napoli 2002, in Giacomo Garzya, “Poesie” (1998-2010), con prefazione di Luigi Mascilli Migliorini, Napoli 2011, M. D’Auria Editore

MAREE

Clessidre
giro
nella notte
fonda

interminabile.

Acqua
sabbia
scorrano
purché macerino
il mallo coriaceo
che è in me.

Liberi
gli occhi
dalle bende,
correnti vorticose
flussi
e riflussi
nelle mie clessidre
vivere vorrei.

Napoli, 14 novembre 2002

HELSINGĂ˜R

Mare freddo
dei miei ricordi
cavalloni frangenti
e nel porto
stridìo di cime,

dal Kronborg
di Amleto
ammirai il Baltico.

Bambino
sognavo
grigi regni
di brume
belle spade
e ondine sovrane.

Ora
magico Nord
a te
vorrei tornare.

Napoli, 25 febbraio 2002

HAIDERSEE

Lago
del mio sognare
scintilli
come occhi
rutilanti d’amore.

Nel buio
della scena
la luce
lì al centro
fra due barche
di tenerezza ardente
gli animi
pervade

l’animo
il cuore
di chi s’incontra.

La ragione
di te
è schiava
amore.

Napoli, 24 aprile 2002

CEVEDALE

Come piramidi
le cime

bianco

solenne
nella tua solitudine
ai venti gelidi
indomito resisti
e giochi
con l’ombra delle nuvole
in fuga.

Miraggio di luce

rampone
dietro rampone

tra i crepacci
invano
ti inseguo

perdutamente tuo.

Napoli, 11 maggio 2002

SILVAPLANA

“Primi di agosto 1881 a Sils-Maria,
a 6000 piedi al disopra del mare,
e molto piĂ¹ in alto di tutte le cose
umane!”.
F. Nietzsche

Stordito
dal luppolo
macerato
nell’assenzio
della volontĂ 
che non muore

con lo sguardo
cieco
verso Passo Maloja
carezzo
te
Silvaplana,

dalla piena
solitudine
preso.

Napoli, 2 giugno 2002

PLACE DU TERTRE

Di Montmartre
centro vivo

innevati
i tetti
i lampioni
gli alberi spogli

i tuoi quadri
policromi
nella fantasia
spiccano il volo

in quella di chi guarda
incantato
il via vai
di chi compra
di chi posa
di chi vive.

Napoli, 19 giugno 2002

MONTERIGGIONI

Campi
terra di Siena

orbicolari
le mura turrite
fantasia
d’Alighieri
in Valdelsa
troneggi

baluardo
del mio vivere

del mio viaggiare
con te.

Napoli, 12 maggio 2002

ATTIMO

In una sera
di novembre
sotto un lampione
radioso e inerme
tu
viso
dal dolce sorriso

hai effuso
pura luce
e ardore.

Poi,
ti sei discostata
leggera
e svanito
l’incanto
è restato
il ricordo struggente

di quell’attimo fuggente.

La semioscuritĂ 
al commiato
non ha celato
il tuo sguardo
tra lo smarrito
e l’esitante,
ma fa comunque sognare
un bacio
sentito e appassionato
un dì
se verrĂ .

Napoli, novembre 1993

FRAMMENTI

Impugnare
il tuo sorriso
è come bere
la schiuma del mare.

Vorrei carezzarti
e bere il tuo mare.

Nelle
mie viscere
il tuo profumo.

Basta
la tua ombra
per darmi amore.

Mentre tu dormi io vivo.

Hvar, 2 agosto – Napoli, 21 novembre 2002

PASSIONE

In questa notte
triste
il plenilunio
rischiara
la mia passione.

In questa notte
triste
il fuoco
divampa e dilania
il mio cuore.

In questa notte
triste
vorrei amoreggiare
con te
amore.

In questa notte
triste
il tempo
si è fermato,
perché
è impalpabile
l’amore.

Napoli, 1993

 

 

 

 

 

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