SCRISSI "COLORI DI LAURA" E DIECI ANNI DOPO "GLI OCCHI PROFONDI, COME UN MANTO" DOPO AVER AMMIRATO I QUADRI DI UNA CARA AMICA, VALENTE PITTRICE VICENTINA, LAURA BOTTARO.
Ocra
e azzurro Napoli, 23 luglio 2009 [guardando i quadri della cara amica Laura Bottaro] in Giacomo Garzya, "Il viaggio della vita", in "Poesie" 1998-2010, Napoli 2011, M. D'Auria Editore, pp. 341-342. Alla cara amica e artista e pittrice di vaglia, Laura Bottaro
Gli occhi profondi, come un manto Trieste, 2 novembre 2019 in Giacomo Garzya, "Delos (Poesie 2015-2019)", Napoli 2020, Iuppiter Edizioni, p. 327.
Laura Bottaro, pittrice, nasce a Vicenza il 19 dicembre 1958, diplomata in Pittura" nel 1986 all'Accademia di Belle Arti di Venezia sotto la guida del Maestro Emilio Vedova, con una tesi su Wols. Su di lei si catalizzano anche influenze provenienti dalla filosofia orientale e da alcuni artisti che ha amato come Giacometti e Hans Hartung. La difficoltà a reperire materiale su questa artista mi permise, straordinariamente, di rivolgermi direttamente alla fonte e con la sua famiglia iniziò un intenso rapporto che perdurò per molti anni. Iniziò l'attività espositiva in Germania, dove soggiornò per lunghi periodi. La prima volta a Berlino, il 2 novembre 1989. Si presentò al pubblico italiano nel 1992, con una mostra alla Galleria Sintesi di Treviso. "Nella mia pittura si possono individuare alcuni soggetti ricorrenti, in particolare nudi femminili e paesaggi. Non vanno però interpretati in termini di convenzionale figurazione, ma come "sensibile ed intensa scrittura emotiva" che talvolta si spinge ai confini dell'astrazione totale. È una pittura di evidente carattere introspettivo, ma anche un invito all'uomo a riscoprire se stesso. Lo studio della personalità umana nelle sue poliedriche angolazioni mi ha sempre affascinato, la pittura rappresenta per me, un profondo metodo d'introspezione della psiche e dell'anima, sia per conoscere me stessa, sia per conoscere o meglio captare il mondo che ci circonda. Il percorso pittorico che mi contraddistingue pur partendo in fondo sempre dalla stessa matrice si muove attraverso cicli "che si ripetono pur senza ripetersi" ognuno di essi rappresenta non una fine ma sempre un nuovo inizio". "La pittura è la mia vita, io guardo attraverso essa nella mia coscienza e scopro che non è isolata ma appartiene al mondo, come una sorta di specchio, o meglio un numero infinito di frammenti di specchio in cui ognuno può ritrovare se stesso, in una unità che ci lega gli uni agli altri inseparabilmente" (Laura Bottaro). (per la sua produzione artistica, vedere il sito web www.laurabottaroarts.wixsite.com/mysite ) Writing about her
Salvatore Maugeri "L'arte si confronta spesso con le grandi tragedie della storia, per lo più nelle forme della testimonianza o della denuncia, scrivendo talora pagine indimenticabili d'impegno civile ma esponendosi pure al rischio della retorica e della propaganda; altre volte scegliendo il tono più pacato ma non meno incisivo dell'accorata riflessione sulle radici del male e sulla controversa natura umana, capace del pari di grandezza e di meschinità, di suprema lealtà e di tradimento, di estremo amore sino al sacrifico totale di sé come della più efferata crudeltà. È un'interrogazione senza risposta e sempre ritornante Lonigo, febbraio 2007 MANLIO ONORATO su "Cenere di Rose". Testimonianza per il popolo Laura
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